Tutto, ma proprio tutto, sul Dolomiti Superski


SuperSkiBook desidera mettere a disposizione di tutti, informazioni sul comprensorio sciistico del Dolomiti Superski. Il motto del sito, alquanto ambizioso in realtà ed oggettivamente irrealizzabile è: “Tutto, ma proprio tutto sul Dolomiti Superski”. Mi sto accorgendo solo ora, dopo appena 30 articoli (ho messo online il primo articolo il 24 marzo 2020) quanto “enorme” sia il progetto.

SuperSkiBook

Il Dolomiti Superski è davvero un piccolo universo. Solamente con gli articoli riguardanti le piste e gli impianti di risalita si superano le 1000 recensioni. Ma non c’è fretta, nel tempo SuperSkiBook andrà a coprire per bene tutte le 12 zone sciistiche e potrò modificare questa presentazione non usando il tempo verbale del “futuro” ma quello del presente.

Il sito è organizzato con uno stile per un certo verso simile a Pinterest. Ci sono le schede (ovvero gli articoli con testo e foto) e le funzioni di organizzazione dei contenuti. Tramite un articolato menù composto da diverse tendine è possibile giungere all’informazione desiderata.

Inoltre, ogni scheda è “geo-riferita” ovvero ha una precisa collocazione geografica sul territorio del Dolomiti Superski. Per molti articoli la posizione geografica è ben precisa: si pensi ad esempio la recensione di una seggiovia oppure di una pista da sci. Alcuni articoli riguardanti l’intero comprensorio o ampie aree dello stesso il segnalino posto in un luogo rappresentativo.

L’idea che sta alla base di SuperSkiBook tuttavia non è semplicemente quella di realizzare un contenitore di articoli e recensioni ma ci sono altri progetti che bollono in pentola. La direzione che guiderà lo sviluppo del sito è quella di fare un sito capace di catalizzare le persone che amano questo angolo di paradiso posto a cavallo tra Alto Adige, Trentino e Veneto.

Buone sciate e buone vacanze. Per consigli, critiche e commenti: pagina dei contatti.

Curiosità: ho messo online la prima versione di SuperSkiBook durante il periodo di quarantena forzata dovuto all’emergenza COVID-19 di marzo 2020.