Monte Mulaz con gli sci dalla Val Venegia

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  • 02/05/2021
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Il Monte Mulaz è uno dei balconi panoramici privilegiati per ammirare le Pale di San Martino dal loro versante settentrionale.

L'itinerario descritto in questa pagina permette di assaporare alla perfezione la bellezza Val Venegia, senza dubbio una delle valli più belle, maestose e fortunatamente ancora selvagge di tutte le Dolomiti.

Ambiente maestoso
Dal Monte Mulaz si gode di uno straordinario panorama sulle Pale di San Martino.

Salita al Monte Mulaz con gli sci dalla Val Venegia

Si può lasciare l'auto in uno dei comodi parcheggi presenti in località Pian dei Casoni; ci sono dei parcheggi sia dopo il ponte sul torrente Rio di Vallazza che prima. Nelle giornate più belle mi raccomando di parcheggiare "con senso" poiché sono tanti gli sportivi che vogliono poter fare sport in questo angolo illibato delle Dolomiti.

Si mettono gli sci a pochi metri dal parcheggio dove parte una comoda strada forestale sempre battuta dai gatti delle nevi. Passando attraverso una foresta bellissima (ancora più bella dopo una nevicata) si giunge al grande pianoro dominato dalla Malga Venegia.

Al ritorno è d'obbligo una sosta per una pausa ristoratrice in questo agriturismo che offre una cucina con prodotti e piatti tipici tra i migliori della zona.

Val Venegia
Primo sole in Val Venegia, Trentino.

Lasciata la Malga Venegia sulla sinistra si prosegue lungamente lungo la strada battuta. Il panorama semplicemente straordinario su Cimon della Pala, Vezzana, Bureloni e Mulaz renderà meno noioso il lungo avvicinamento.

Si prosegue sulla strada battuta arrivando fino ad una seconda malga, la Malga Venegiota. La si oltrepassa e finalmente si inizia a vedere il lungo e ripido scivolo di neve che scende dal Passo Mulaz.

Scivolo del Mulaz
Avvicinamento allo scivolo del Mulaz di primo mattino: attenzione alla neve che può essere dura.

Proseguendo ancora per la forestale battuta si arriva fin sotto lo scivolo fino a quando, abbandonando la strada, finalmente si "attacca" il ripido pendio

La salita non è affatto semplice soprattutto in caso di neve dura e ghiacciata.

In inverno grazie alla neve morbida si riesce a percorrere agevolmente tutto lo scivolo anche se faticosamente. In primavera, dopo molti giorni dalle ultime nevicate, sarà necessario calzare i rampant oppure caricare sci in spalla e salire con ramponi e piccozza.

Scivolo del Mulaz
Foto del ripido scivolo del Mulaz dalla Val Venegia.

Il tratto pendente termina in prossimità di un grande catino in piano dal quale si inizia ad ammirare la maestosità di questa zona delle Pale di San Martino.

Verso Passo Mulaz
Nel catino prima di Passo Mulaz.

Il grande catino porta in pochi minuti al Passo Mulaz.

Per arrivarci conviene salire sulla parte sinistra che presenta pendii soleggiati e tutto sommato facili.

Dal Passo Mulaz si vede chiaramente l'altra fatica di questo itinerario di scialpinismo tra i più ambiti delle Dolomiti. Una ripida pala innevata porta fin sotto le rocce sommitali del Mulaz.

Dalla fine della pala innevata parte un delicato traverso verso destra da fare con estrema attenzione soprattutto in caso di neve ghiacciata.

Traverso Mulaz
Due scialpinisti sul delicato traverso da fare prima della vetta del Monte Mulaz.

Superato il traverso un ultimo strappo su un terreno esposto ma generalmente sicuro porta alla vetta a quota 2906 m slm dove sorge il caratteristico Campanile. Sarà una grande soddisfazione poter "suonare la campana" dopo oltre 1300 m di dislivello e circa 8 km di sviluppo.

Vetta del Monte Mulaz
Il famoso campanile del Monte Mulaz.

Discesa dal Mulaz

Dopo aver ammirato il panorama a 360 gradi che si gode dalla vetta si può scendere calzando gli sci direttamente dalla cima. Il primo tratto se la neve è dura va affrontato con molta cautela.

Discesa dalla vetta
Primi metri di discesa dalla vetta del Monte Mulaz.

Il traverso con gli sci ai piedi senza pelli di foca invece risulta più facile e solitamente viene percepito con minore pericolosità.

La ripida pala che dal traverso scende fino a Passo Mulaz va sciata con "il freno a mano tirato" poiché spesso ci sono delle rocce nascoste che si possono trasformare in un bel trabocchetto durante la discesa.

La ripida pala finale
Scialpinisti alle prese con la ripida pala della parte alta della salita al Mulaz.

Da Passo Mulaz inizia la parte decisamente più divertente per quanto riguarda la discesa.

Il grande catino ora si può sciare a "tutta birra" in quanto la pendenza non esagerata e la neve sempre perfetta permettono, soprattutto con il firn, di fare delle curve a velocità sostenuta in tutta sicurezza.

Si arriva in un attimo al grande e ripido scivolo del Mulaz. La qualità della sciata in questa parte della discesa dipende molto dalla qualità della neve. Con neve polverosa diventa senza ombra di dubbio una delle più belle delle Dolomiti per ambiente, lunghezza e costanza della pendenza.

Con neve dura e tracciata è molto meno divertente. In primavera tutto dipende dall'orario della discesa: chi riesce a trovare il "firn migliore" porta a casa una discesa 5 stelle di tutto rispetto.

Discesa dal Mulaz
Con le condizioni giuste la discesa dal Mulaz può regalare una sciata indimenticabile.

Poco oltre metà scivolo una bella variante è quella dei boschetti che stanno sulla destra. Se la neve è veloce consiglio di abbandonare il grande canalone centrale e di spostarsi sulla destra dove si trova un bosco rado con il terreno ondulato e vario.

Boschetti divertenti
Durante la discesa ci sono numerose varianti: quella per i boschetti è una delle più divertenti.

Al termine dello scivolo si torna sulla lunga strada forestale battuta. Seguendola e facendo attenzione ai pedoni, alle famiglie ed ai bambini si torna alle macchine. A pochi minuti dalla macchina sulla destra si incontra la Malga Venegia: una sosta è quasi obbligatoria!

Considerazioni finali

La salita al Mulaz è uno degli itinerari di scialpinismo più famosi e ambiti delle Dolomiti.

Non è "impossibile" (come altri in zona) ma non è nemmeno alla portata di tutti. La sua lunghezza ed il suo dislivello richiedono un minimo di allenamento.

La salita nella sua parte finale, soprattutto nel traverso, richiede una certa dimestichezza con pendenza ed esposizione. Una volta in vetta però la soddisfazione ripagherà di tutto lo sforzo fatto. 

Ambiente Pale di San Martino
Il maestoso ambiente delle Pale di San Martino.

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Posizione geografica

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