Come si può continuare a sciare anche dopo la chiusura degli impianti? Con le pelli di foca è la risposta! Lo scialpinismo è una disciplina degli sport invernali che permette di risalire le montagne con gli sci ai piedi e di scenderle, ovviamente, sempre con gli sci ai piedi.
Se praticato in ambiente alpino e selvaggio è uno sport che richiede una grande preparazione non solo atletica! Lontani dalle piste battute infatti è importantissimo conosce le condizioni della neve e soprattutto il grado del rischio valanghe.
Ci sono però degli itinerari che consentono la pratica dello scialpinismo in tutta sicurezza anche senza essere esperti di condizioni nivo-meteorologiche: la salita al Rifugio Nuvolau dal lato del Bai de Dones (Cinque Torri) è uno di questi.
L'itinerario è molto semplice e se non si fanno linee molto bizzarre è del tutto sicuro. Infatti si risalgono i pendii che in piena stagione invernale rappresentano le piste da sci.
Messi gli sci dai parcheggi di Bai de Dones nei pressi della seggiovia 5 Torri (neve permettendo, altrimenti si devono fare i primi metri di pista con gli sci sullo zaino) si risale la pista (in questo articolo abbiamo risalito la pista Potor) fino a giungere in prossimità del Rifugio Scoiattoli.
A questo punto si esce dal bosco e con una magnifica risalita in campo aperto si arriva alla Forcella Nuvolau dove sorge il Rifugio Averau ai piedi dell'omonimo monte. Se si risale rimendo sulla sinistra si gode di un bel panorama sulla conca di Cortina d'Ampezzo ma si rischia di prendere vento, restando più vicini alla seggiovia Alpe Potor - Nuvolau invece si è più riparati.
Dalla forcella parte il tratto più delicato quello anche non fa parte di alcuna pista da sci invernale. Si sale per una bella pala rocciosa nella quale a sinistra abbiamo uno straordinario panorama su Cortina d'Ampezzo e alla destra uno strapiombo che dà sugli Alpeggi della Val Codalunga e sulla strada che sale a Passo Giau.
In questo ultimo tratto è necessario proseguire con molta attenzione e stare sulla traccia. Se ci si sposta troppo a destra c'è il rischio di salire su una delle grandi cornici di neve che si formano ogni anno, se si sta troppo a sinistra la pendenza verso valle è alta e si prosegue con fatica rischiando di scivolare.
Uno stretto passaggio in cresta è l'ultimo tratto delicato da passare prima di giungere alla grande ed affascinante terrazza panoramica del Rifugio Nuvolau. Negli anni più generosi di neve le panchine presenti sono sommerse dalla neve fino a maggio inoltrato.
Il panorama dal Rifugio Nuvolau è indescrivibile: in un unico sguardo si riescono ad ammirare gran parte delle Dolomiti Centrali. Strepitosa anche la vista sull'innevato Passo Giau. Bella anche la vista sulla Marmolada. Dalla parte opposta le Tofane ed in particola la parete della Tofana di Rozes non lasceranno indifferente.
La discesa avviene per la via di salita. Solamente la parte alta è piuttosto "obbligata" mentre dalla Forcella Nuvolau in poi ogni sciatore può scegliere il pendio che preferisce.
E' una gita super-classica che viene percorsa dai Cortinesi e non solo dal giorno dopo la chiusura degli impianti fino al giorno in cui vi è l'ultima lingua di neve. Capita che negli anni migliori (tanta neve e maggio freddo) si riesca a sciare fino a giugno inoltrato partendo sci ai piedi (o quasi) dai parcheggi.